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Cos’è la Logopedia? La logopedia è una disciplina sanitaria che si occupa della prevenzione e della riabilitazione delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.

Chi è il logopedista?   Il logopedista è un professionista sanitario che si occupa di prevenire, valutare e recuperare i principali disturbi del linguaggio, verbale o scritto, della comunicazione, della voce e della deglutizione. L’intervento è rivolto a tutte le fasce d’età, a seconda degli specifici bisogni...il logopedista si occupa dei late talker, ovvero bambini parlatori tardivi, così come della rieducazione dell’adulto colpito da un evento neurologico.

Cosa fa il logopedista? L’attività del logopedista è volta all’educazione e alla rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi di carattere linguistico-comunicativo, tra i principali troviamo:

  •   Disfonia: alterazioni dell’intensità o del timbro vocale
  •   Balbuzie: alterazione della fluenza verbale in età evolutiva o adulta
  •   Disprassia: difficoltà nella programmazione del movimento
  •   Ritardi nello sviluppo del linguaggio -Late talker
  •   Disturbi specifici del linguaggio: difficoltà a carattere dell’articolazione fonemica, dell’espressione verbale e/o della comprensione verbale
  •   Disturbi del linguaggio secondari a sindromi genetiche
  •   Difficoltà di avvio della letto-scrittura
  •   Difficoltà di apprendimento della letto-scrittura, della matematica
  •   Deficit tubarico
  •   Difficoltà deglutitorie in età infantile (deglutione deviante o deglutizione infantile) e in età adulta (presbifagia, disfagia)
  •   Afasia: ovvero disturbo del linguaggio nell’adulto neurologico
  •   Disartria: difficoltà nella produzione verbale nell’adulto post trauma cranico o neurologico

 

LA LOGOPEDIA INFANTILE

Quali sono le problematiche più frequenti in età evolutiva? Le problematiche più frequenti in età evolutiva sono il ritardo nello sviluppo del linguaggio e il disturbo di linguaggio, specifico e non.

Normalmente i bambini producono le prime parole tra i 13 e i 18 mesi d’età, ma non per tutti è così! In alcuni casi il linguaggio si sviluppa in ritardo, si parla di bambini late talker o parlatori tardivi.

I late talker sono caratterizzati da:

  •   Meno di 50 parole a 24 mesi
  •   Crescita lenta del vocabolario
  •   Assenza di combinazione di parole a 30 mesi
  •   Intellegibilità dell’eloquio ridotta

 Il ritardo di linguaggio tra i 24 e 36 mesi presenta variazioni notevoli che possono riguardare sia gli aspetti di un fenomeno transitorio sia la presenza di un vero e proprio disturbo del linguaggio.

Il disturbo del linguaggio è una problematica legata ad una difficoltà nello sviluppo corretto del linguaggio. Questa difficoltà può presentarsi: nella produzione corretta di tutti i fonemi- suoni-; nell’utilizzo corretto dei suoni acquisiti (fonologia); nella produzione del lessico; nella costruzione delle frasi oppure nella comprensione del linguaggio.

Quando un genitore deve rivolgersi ad un logopedista?  La precocità dell’intervento, in logopedia, è alla base del successo del recupero! Un intervento precoce e mirato consente al bambino di superare le difficoltà linguistiche senza l’instaurarsi di un vero e proprio disturbo del linguaggio e senza che il bambino diventi consapevole delle sue difficoltà.

Se un genitore dovesse rilevare un linguaggio scarso oppure notare delle alterazioni nel linguaggio del proprio bambino è bene che chieda una consulenza specifica in modo da intervenire, laddove necessario, più precocemente possibile. Alcuni genitori rimandano la consulenza in attesa e nella speranza di un miglioramento spontaneo, ma in questi momenti generalmente nascono tensioni familiari che il bambino percepisce andando a peggiorare il quadro clinico.

A che età la prima visita? Come sopra descritto ci sono indicatori che consentono l’identificazione dei parlatori tardivi già all’età di 24 mesi. Laddove siano presenti indicatori di rischio è bene chiedere una consulenza precoce in modo che sia possibile monitorare lo sviluppo del linguaggio tra i 24 e i 30 mesi ed eventualmente iniziare l’intervento a 30 mesi.

Inoltre tra i 24 e i 30 mesi il logopedista, con un couseling informativo e prescrittivo ai genitori, può accogliere e placare l’agitazione nata nei genitori e  consigliare attività ludiche da svolgere a casa per stimolare al meglio il bambino e favorire il recupero spontaneo.

Dai disturbi del linguaggio si può guarire? Laddove le problematiche del linguaggio non siano legate a patologie neurologiche oppure a particolari problematiche di sviluppo, si. Con un intervento precoce e specifico il ritardo di linguaggio e i disturbi specifici di linguaggio (DSL) si risolveranno e non lasceranno conseguenze.

G.R.

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